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OLIO VEGETALE


 

Gli impianti a olio vegetale sono caratterizzati dall'utilizzo dell'olio ricavato da semi oleosi.

Questa tipologia di impianti, con le sue specificità, ben si adatta a contesti industriali energivori. Le ridotte necessità di spazio permettono di avere, in una superficie tra 100 e 200 mq, un impianto da circa 1 MW compreso l'ingombro dei serbatoi. Gli impianti ad olio vegetale sono idonei anche al comparto agricolo per la produzione in loco di energia elettrica e calore perché permettono di conseguire dei vantaggi come, la riduzione delle emissioni e l'abbattimento dei costi di produzione energetica. Contemporaneamente, per gli agricoltori nascono delle nuove opportunità di reddito attraverso l'agricoltura "no food" destinando ad esempio, parte delle colture, a semi oleosi. Le coltivazioni possibili alle latitudini italiane, cioè quelle di soia, girasole, colza danno la possibilità di ottenere grandi vantaggi, ad esempio: ogni kWe di potenza installata consuma la produzione di olio ottenuta da circa 2 ettari di coltura. Ai fini fiscali è sufficiente coltivare 1 ettaro per ogni kWe installato e quindi se si installa un cogeneratore da 100 kW, il consumo di olio vegetale sarà di circa 200 tonnellate (ottenute da circa 200 ettari di coltivazione). Per far rientrare l'attività di produzione elettrica nel regime fiscale catastale è sufficiente la produzione di olio vegetale di sole 102 tonnellate (51% dei consumi, equivalenti a circa 102 ettari).


Le centrali ad olio vegetale si basano e sono costruite sui seguenti principi:

il carburante deve essere riscaldato al fine di ridurre la viscosità del carburante, sia con la centrale in funzione e non. Per questo motivo i serbatoi di stoccaggio dell'olio vegetale sono riscaldabili come anche il sistema di trattamento termico e filtrante dell'olio;

il carburante deve subire un processo di pulizia a step in quanto l'olio vegetale è un prodotto "vivo" e quindi altamente instabile, specie se mantenuto caldo o in seguito a variazioni repentine di temperatura. Per ovviare a mal funzionamenti, realizziamo impianti con sistemi successivi di filtrazione che vanno oltre la media di quelli effettuati per gli impianti a fini industriali (solitamente con maglie di 10 micron relativi);

il cogeneratore è alimentato ad olio vegetale solo quando le sue condizioni fisiche e chimiche hanno raggiunto le caratteristiche adeguate; la produzione elettrica ottenuta può essere ceduta in rete o auto-consumata, mentre la produzione termica può essere impiegata in loco sottoforma di acqua calda, olio diatermico, acqua surriscaldata o vapore;

in base sia ai regolamenti locali vigenti che alle dimensioni dell'impianto, può essere necessario installare sistemi di trattamento delle emissioni per l'abbattimento dei livelli di ossidi di azoto (NOx), monossido di carbonio (CO) e particolato (PM).

 

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